I segnali calmanti più comuni.
Qui di seguito l’elenco dei segnali calmanti più frequenti (sono atteggiamenti che qui vengono trattati in relazione alla comunicazione, ma che ovviamente rientrano anche nella quotidianità del cane con significati normalissimi, sta a noi cinofili imparare, tramite l’osservazione dell’animale e delle circostanze se sono o no segnali calmanti):
GIRARE LA TESTA – il movimento può essere ripetuto girando la testa da un lato e dall’altro oppure tenendola girata da un lato solo, l’assenza di contatto visivo serve ad evitare il conflitto. Possiamo farlo anche noi.
DISTOGLIERE LO SGUARDO/GUARDARE ALTROVE – serve ad evitare il conflitto, fissare negli occhi infatti è interpretato come intimidatorio e sfidante. Come girare la testa, è un comportamento che possiamo attuare anche noi soprattutto se abbiamo a che fare con cani timidi o spaventati che non si fanno avvicinare facilmente.
VOLTARSI DI LATO O DI SPALLE – è un segnale, tendente ad evitare il conflitto, molto più marcato, se il cane si siede lo è ancora di più. Può indicare anche il rifiuto di una situazione sgradita. Possiamo attuarlo anche noi girandoci di fianco.
ALZARE UNA ZAMPA (di solito anteriore) – indica che non ci sono intenzioni bellicose o che per qualche ragione, alla quale non può sfuggire, il cane si sente a disagio. Possiamo notarlo ad esempio in cani che si incrociano per strada, si fermano a distanza e sollevano una zampa osservando cosa fa il cane che arriva dalla direzione opposta.
SBADIGLIARE – può avere una valenza antistress in situazioni di disagio come l’attesa dal veterinario, oppure una valenza calmante verso un altro soggetto; può essere spesso sintomo di insicurezza quindi non è sempre il caso di utilizzarlo verso un cane, dipende dalle situazioni e dagli altri segnali che il cane trasmette, nonché da quelli che noi mettiamo in atto assieme allo sbadiglio.
IMMOBILIZZARSI – è un forte segnale calmante, ad esempio due cani si incontrano e si bloccano entrambi a distanza, poi uno dei due avanza per andare ad annusare l’altro con segnali amichevoli e la tensione si scioglie. Ogni volta che chiamiamo un nostro cane con tono minaccioso e quello si ferma immobile a distanza, ci sta dicendo “io non sono arrabbiato, non esserlo neanche tu”. Stare immobile è una tipica tattica per sfuggire ad una aggressione ed è innata in tutti gli animali. Possiamo usarlo anche noi. Il cane che si immobilizza indica che non vuole provocare reazione di difesa o di offesa. È utilizzato spesso dal cane che diventa oggetto di attenzioni da parte di un altro cane sconosciuto che si avvicina troppo per annusarlo dappertutto. Il cane può emettere questo segnale verso l’uomo che lo sgrida o che lo intimorisce o che lo stressa.
LECCARSI IL NASO – ha valenza antistress in situazioni come l’attesa dal veterinario o comunque laddove il cane prova un disagio più o meno forte. È uno dei segnali di calma che il cane lancia più frequentemente, è un rapido movimento della lingua difficile da cogliere se non ci si sta attenti.
CURVARE e AVVICINARSI LATERALMENTE – consiste nell’avvicinarsi ad un altro soggetto facendo un semicerchio, quindi di lato, anziché in linea retta. Anche questo segnale vuole rassicurare l’altro, uomo o cane, sulla mancanza di intenzioni bellicose. Possiamo assolutamente metterlo in atto anche noi per avvicinare un cane diffidente o intimidito.
CAMMINARE O MUOVERSI LENTAMENTE – il cane che si muove lentamente vuole trasmettere un forte segnale calmante. Se ci capita di avere a che fare con cani impauriti, muoversi lentamente è tra le prime regole da seguire, assieme a quella del non guardare direttamente negli occhi e dell’avvicinamento laterale. Anche qui può accadere che il padrone chiami il proprio cane con tono minaccioso e il cane si avvicini molto molto lentamente per calmarlo. Il proprietario però purtroppo non sempre comprende e anzi pensa che il suo cane non gli stia ubbidendo.
ANNUSARE E IGNORARE – sembra che sia la cosa più normale del mondo, è un cane quindi annusa! Invece, in alcune situazioni, prestandovi particolare attenzione si può notare che il nostro cane sta annusando per perdere tempo, per dire “io mi sto facendo gli affari miei”, mentre sta accadendo qualcosa che non gli è gradito o che lo intimorisce: il passaggio di una persona, di un camion molto rumoroso, di un altro cane. Il far finta di non vedere, è un importante segnale di calma.
GRATTARSI – ha valenza antistress come leccarsi il naso.
SCROLLARSI – ha valenza antistress a chiusura dell’evento stressante che sovente consiste in qualcosa di fisico, tipo nell’aver ricevuto carezze da uno sconosciuto, coccole troppo insistenti anche dal proprietario, o essere stato preso in mezzo a giochi di branco troppo irruenti.
SOCCHIUDERE GLI OCCHI – serve ad addolcire lo sguardo e a non guardare in modo minaccioso. Capita a volte quando prendiamo tra le mani la testa del nostro cane guardandolo negli occhi, lui li socchiude.
POSIZIONE DI GIOCO (statica è un segnale calmante – saltellante è un invito al gioco) – le zampe anteriori sono abbassate, il posteriore sollevato in una sorta di inchino. Solitamente lo usa il cane che vuole fare amicizia con un suo simile poco propenso al gioco o intimidito (può intelligentemente farlo un cane grosso che vuole approcciare un cane piccolo spaventato dalla sua mole).
METTERSI A TERRA (a pancia in giù) – ha un forte potere calmante, usato soprattutto da cani sicuri di sé che vogliono trasmettere il bisogno di tranquillità. Questo gesto è spesso usato dai cani adulti assillati dai giochi dei cuccioli.
INTERPORSI FISICAMENTE – è un segnale di calma molto efficace che usano i cani di rango superiore quando la situazione tra due cani o nel branco si fa troppo agitata. Possiamo usarlo anche noi mettendoci ad esempio in mezzo a due cani che giocano un po’ troppo con irruenza o che si avvicinano uno all’altro poco amichevolmente. In questo modo si crea una barriera tra ciò che viene ritenuto fonte di conflitto.
AGITARE LA CODA – la coda agitata e tenuta bassa assieme allo “schiacciamento” del corpo a terra e ad altri atteggiamenti pacificatori è una fortissima richiesta di calma; è usata spesso nei confronti di un padrone arrabbiato (è un comportamento che ricalca quello dei cuccioli con i cani adulti).
SBATTERE LE PALPEBRE – è esclusivamente un segnale di pacificazione, solitamente accompagnato dal distogliere lo sguardo e dallo spostare la testa. Possiamo farlo anche noi, è più efficace se lo rendiamo particolarmente evidente.
SCHIOCCARE LE LABBRA – è un’espressione di vero disagio. Difficile udirla..se non dal veterinario.
Testo di riferimento “L’intesa con il cane: I segnali calmanti” di Turid Rugaas. ed. Haqihana